EZIOLOGIA dell' ABORTO SPONTANEO RICORRENTE.

La corrente letteratura scientifica suggerisce che le cause dell’Aborto Spontaneo Ricorrente vengano identificate nel 50% della popolazione femminile sottoposta a screening per tale patologia.

L’eziologia dell’A.S.R. è multifattoriale, includendo:

1.      Anomalie cromosomiche dei genitori

Tali anomalie si rinvengono nel 3.6-6.1% in opposto al 1.2% della popolazione generale. La più frequente anomalia è la translocazione bilanciata, includendo in tale categoria la traslocazione Robertsoniana, con risultato finale  di una translocazione sbilanciata nel feto.

2.      Malformazioni della cavità uterina

Anomalie strutturali dell’apparato riproduttivo femminile si rinvengono nel 10% di pazienti con una anamnesi positiva per aborto spontaneo. Tuttavia, l’incidenza nella popolazione generale di malformazioni anatomiche  è sconosciuta, così come è incerto il meccanismo che determina in queste donne l’interruzione  della gravidanza: si suppone possa essere attribuito ad una insufficiente vascolarizzazione placentare. La presenza di un “utero setto” o la presenza di un fibroma sottomucoso o di Sindrome di Asherman sono causa di una vascolarizzazione deficitaria.

3.      Incompetenza Cervicale

Comunemente determina una complicanza della gravidanza nel secondo trimestre, con aborto inevitabile per espulsione del feto. Allo  stato attuale non esistono tests diagnostici preventivi per tale evento clinico: la diagnosi è più comunemente basata sulla storia ostetrica passata della paziente in aggiunta ad una attenta valutazione clinica-strumentale dell’O.U.I. nel corso della gravidanza.

4.      Patologie endocrine

Numerosi studi hanno riportato che l’ipersecrezione di LH in fase follicolare, con o senza evidenza ultrasonografica di ovaio policistico, è un fattore di rischio per patologia abortiva.

Iperprolattinemia è stata  correlata ad un difetto della fase luteale con conseguente aborto spontaneo.

La patologia tiroidea è 5-10 volte più comune nella donna che nell’uomo. Per questo motivo recentemente si è cercato di correlare una infertilità, un difetto d’impianto dell’embrione, un fallimento di P.M.A. con deficit funzionali e/o organici della ghiandola tiroidea.

Molte donne fertili, che portano a termine una gravidanza, sviluppano successivamente patologie tiroidee e conseguentemente una infertilità secondaria.

5.      Fattori immunologici

Autoanticorpi sono molto frequenti (18-43%) in donne con aborto spontaneo rispetto alla popolazione di controllo.Gli autoanticorpi comunemente identificati sono gli anticorpi antifosfolipidi (14%), anticorpi antinucleo (7%) ed anticorpi antitireoglobulina (13%). La presenza di ATA  in donne non gravide ma con storia positiva per aborto spontaneo determina un aumento del rischio abortivo nella successiva gravidanza.

Ancora gli ATA attivano le cellule “Natural Killer” (NK)  dei CD56+ e  le cellule CD 19+5. Gli NK producono TNF (Tumor Necrosis Factor) che a sua volta genera danno cellulare alla ghiandola tiroidea, all’embrione, alla rima endometriale  ed alle cellule deciduali.

Non esiste alcuna associazione tra anticorpi antispermatozoo ed aborto spontaneo.

6.      Deficit della Coagulazione

L’insufficienza placentare con perdita fetale è stata evidenziata in donne con condizioni trombofiliche chiaramente correlate a trombo-embolismo venoso. Deficit dell’antitrombina III, resistenza alla proteina C o S, mutazione del gene codificatore per la folato-reduttasi incrementano il rischio di trombosi venosa.

L’iperomocisteinemia è associata, oltre ai difetti del tubo neurale, a ritardata crescita fetale, infarcimento placentare e trombofilia; essa interferisce con lo sviluppo embrionale.

7.      Fattori microbiologici

Le infezioni non sembrano che abbiano un ruolo dominante nell’aborto spontaneo nel 1° trimestre di gravidanza. Corioamnioniti, tuttavia, possono essere causa di aborto nel secondo trimestre di gravidanza. Vaginite batteriche è una condizione associata ad una complessa alterazione nella flora vaginale che coinvolge numerose specie batteriche come lo streptococco ed il mycoplasma hominis in aggiunta alla gardenerella vaginalis.

8.      Patologie croniche materne

La presenza di malattie sistemiche come diabete mellito, LES, ipertensione essenziale ed insufficienza renale determina un aumento del rischio abortivo.

9.      Altri fattori

L’esposizione al PCP presente in alcuni materiali da costruzione può essere causa di aborto.

Deficit di selenio è stato riportato essere causa di aborto nel primo trimestre.